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mercoledì 13 maggio 2015

Renzi, imbonitore del nulla

Renzi dimostra la sua arroganza, la sua presunzione e, la sua ignoranza, del mondo della scuola. Pur avendo la moglie e qualche altro parente che esercitano la professione di insegnante, ha mostruose lacune in merito.
Giova ricordare al PdC, senza nessun merito, che la scuola si regge sul volontariato degli insegnanti, senza del quale la scuola pubblica statale sarebbe allo sfascio.
Sicuramente questo governo e il PdC stanno lavorando per smantellare la scuola pubblica statale a vantaggio di quelle private (l'ex Governatore della regione Lombardia Roberto Formigoni ha dato ampia dimostrazione).
La scuola pubblica ha insegnanti preparati che, meritano rispetto, lavorano indefessamente e, con dedizione. Sono i meno pagati e gratificati in Europa, sono bistrattati e vengono spesso messi al ludibrio pubblico da questi politicanti privi di credibilità che nessuno elettore ha votato.
Il governo pensi a mettere in sicurezza gli edifici scolastici, a finanziare concretamente la scuola pubblica statale e a retribuire adeguatamente gli insegnanti e lasci perdere queste controriforme che penalizzano gli studenti e gli insegnanti.
Nessun ministro di questo governo e, meno che mai, la signorina Boschi, hanno le competenze per fare una vera RIFORMA della scuola che guardi soprattutto alla crescita morale e intellettuale dei giovani e al recupero dei ragazzi più in difficoltà e a rischio dispersione.
In questi ultimi 20 anni, l'unico ministro della pubblica istruzione che ha fatto qualcosa di positivo è stato Berlinguer. L'unico che ha avuto il coraggio di riformare e modernizzare la scuola statale, dotando o potenziando le attrezzature linguistiche e informatiche. L'errore grossolano che ha commesso è stato il concorsone che ha determinato la sua caduta.
Dopo Luigi Berlinguer, fatta salva la breve l'eccezione del ministro Tullio De Mauro, c'è stato il vuoto assoluto, diversi ministri incompetenti, che hanno avuto come unico obiettivo lo smantellamento della scuola pubblica e il copioso finanziamento di quella privata.
Letizia Moratti e Mariastella Gelmini hanno iniziato a demolire la scuola statale con tagli lineari e indiscriminati, meno risorse e riduzione personale; gli altri ministri della Pubblica (D)Istruzione Francesco Profumo, Maria Chiara Carrozza e per finire l'attuale ministra Stefania Giannini non sono altro che la continuità di questo nefasto obiettivo.
La cosa più incredibile nel nostro Paese è che, abbiamo governi non eletti dagli elettori, che si arrogano il diritto di modificare la Costituzione, di fare leggi che penalizzano pesantemente la maggioranza dei cittadini italiani e di impedire ai giovani di sperare e/o immaginare un futuro positivo, uguale o migliore dei loro genitori.

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