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domenica 22 luglio 2012

Una speranza che potrebbe diventare realtà

Viviamo in un Paese in cui la classe politica, ben remunerata, è sempre più radicata e legata alla poltrona del potere, gli amici dei politicanti sono regolarmente sistemati nei posti più ambiti e molto ben remunerati, gli evasori fiscali circolano liberamente, indisturbati e protetti, la delinquenza organizzata prospera e accumula sempre più ricchezza, mentre invece il popolo esangue, paga, soffre in silenzio e continua a subire pedissequamente le intollerabili ingiustizie sociali che si consumano quotidianamente.

In nome del mercato ( speculatori ed evasori fiscali) questo Governo di banchieri, appoggiato e sostenuto da una classe politica connivente, inetta e corrotta sta impoverendo sempre più i ceti meno abbienti, i lavoratori onesti e quanti svolgono il proprio dovere con rettitudine e dedizione. Le regole democratiche sono in discussione, poiché la legge non è uguale per tutti: per i politici, per la cricca e per i furbetti del quartierino è meno uguale.

Certo non è come nel dimenticato ventennio, quando gli oppositori venivano fatti sparire fisicamente, oggi si usa un metodo più elegante, si taccia il dissidente con infamia e lo si addita come golpista, qualunquista, populista, antipolitico o comunista, cercando di metterlo al ludibrio pubblico lanciandogli addosso fango avvelenato.

È sorprendente e paradossale come gli attuali partiti dell’arco costituzionale, di fronte a questo tsunami politico ed economico continuino ancora a rimanere inchiodati al potere.

La gente dovrebbe essere disgustata e nauseata di vedere le facce dei soliti politicanti, purtroppo da molti, troppi lustri, mostrarsi in televisione e sentirli raccontare, prime delle elezioni, sempre la solita monotona tiritera: finanzieremo la scuola pubblica statale, invece finanziano quella privata, finanzieremo la ricerca scientifica, invece i giovani ricercatori sono costretti ad andare all’estero, potenzieremo i mezzi e le risorse per la magistratura e per le forze dell’ordine, invece tagliano risorse e mezzi ad entrambi i corpi, combatteremo la mafia, invece la mafia detta le leggi e le regole ai politicanti, combatteremo gli evasori fiscali, invece questi portano indisturbati i soldi dello Stato (i nostri soldi) nei paradisi fiscali, aumenteremo gli stipendi dei lavoratori e le pensioni minime, invece tagliano posti di lavoro e salassano i lavoratori e i pensionati.

Il tempo verbale che usano è sempre il futuro; il presente è solo per loro che ingrassano sempre più e rafforzano i loro legami di conoscenze e di protezione. I politicanti di professione devono essere licenziati e messi in pensione solo dopo aver maturato i requisiti previsti dalle leggi, che essi stessi hanno approvato per la plebe.

Molti di questi signori non hanno mai lavorato in vita loro, non sanno cosa significhi essere disoccupato, precario, cassaintegrato o come si fa a sopravvivere con poche centinaia di euro al mese.

A partire dalla prossima legislatura dovrebbe essere prioritario sanate le ingiustizie che continuano a consumarsi da tantissimi anni nel nostro Paese e, che offendono la dignità e l’intelligenza delle persone perbene.

Basterebbe correggere solo pochissime iniquità, ma estremamente significative per dare un segnale di svolta e di rottura con il passato e con l’attuale classe politica, ormai obsoleta e fuori dalla realtà:

  1. abolire le pensioni baby dei parlamentari, dei consiglieri regionali e di tutti coloro che, per effetto delle leggi in vigore, godono di questo assurdo privilegio e con effetto retroattivo;
  2. abolire la seconda e la terza pensione;
  3. ridurre drasticamente e con effetto immediato gli stipendi degli amministratori del cda della RAI, dei boiardi di Stato e dei manager di imprese Statali e parastatali;
  4. fissare un tetto massimo delle pensioni di € 5000-6000 netti mensile;
  5. abolire qualsiasi vitalizio e/o privilegio in essere che non è contemplato per gli altri cittadini italiani;
  6. rendere operative le leggi contro i grossi evasori fiscali con applicazione di pene detentive e confisca dei beni fino al risarcimento del danno arrecato allo Stato, più gli interessi maturati, come di norma avviene nei Paesi democratici del Nord-Europa;
  7. confisca immediata dei beni acquisiti illegalmente fino a quando i possessori, i loro parenti e i loro prestanome non dimostrino la liceità della provenienza.

Non è vero che da questi provvedimenti si ricaverebbero delle briciole, questi risparmi potrebbero servire per dare un sussidio, anche simbolico, ai disoccupati, agli inoccupati e a tutti coloro che hanno difficoltà anche per la normale sopravvivenza quotidiana oppure potrebbero essere utilizzati per finanziare la sanità, la ricerca, la scuola pubblica statale o la magistratura, ecc. ecc.

Un nuovo Parlamento di forze giovani è auspicabile e necessario, per realizzare questo meraviglioso sogno della stragrande maggioranza degli italiani e, sarebbe possibile sin nei primi 100 giorni della prossima legislatura.

La realizzazione di questi 5 punti e, il contestuale azzeramento dell’attuale classe politica, potrebbe rappresentare per noi, comuni mortali: a. la più grande rivoluzione democratica mai avvenuta sulla faccia della terra; b. la migliore opera di correzione più umiliane e di espiazione che si potrebbe infliggere alla casta avida di potere e di denaro.

Per il momento, si può solo fantasticare con la mente, sono solo idee peregrine. Purtroppo, la politica di questi sovrani è sempre stata quella di promettere mari e monti e di creare attorno a sé una vasta rete di clientelismo politico e di consociativismo molto forti ed estremamente radicati su tutto il territorio nazionale che li protegge e li sostiene elettoralmente.

domenica 1 luglio 2012

I have a dream

Mi piacerebbe vedere molti degli attuali politicanti disoccupati o precari e senza pensione baby, né vitalizi. Sarei altrettanto felice se nel programma del M5S venisse inserito come punto fermo, l'abolizione di questi privilegi nei primi 100 giorni della prossima legislatura. Tutti i cittadini devono andare in quiescenza dopo aver maturato i requisiti previsti dalle leggi vigenti. E' offensivo per un lavoratore dipendente, un esodato, un disoccupato, uno scoraggiato, un giovane laureato con master e specializzazioni varie, subire l'ingiustizia di lavorare con contratti capestro e, con la certezza di non raggiungere la pensione e, contestualmente accettare impotenti che, i signori politicanti percepiscano un cospicuo vitalizio per aver frequentato, per pochi anni, il Parlamento italiano: Gelmini, Berlusconi, Veltroni, D’Alema, Scilipoti, Bossi, Casini, Rutelli, Fini, ecc. Questi individui non hanno mai lavorato nella loro vita e non sanno cosa significhi sopravvivere con poche centinaia di euro al mese. L'attuale classe di politicanti deve essere assolutamente azzerata e licenziata prima possibile. Ha distrutto il nostro Paese, ha affamato il popolo ed arricchito gli evasori fiscali e le organizzazioni mafiose.