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venerdì 7 ottobre 2011

Invito alla maggioranza degli elettori che disertano le urne

Questo blog si rivolge soprattutto a quel 30% e oltre dei miei connazionali che, di solito, disertano le urne elettorali. Essi sono delusi della classe politica che governa e legifera per il nostro Paese; come dare loro torto dopo quello che accade e, che vediamo quotidianamente in parlamento.
Premetto che non ho mai avuto una tessera di partito, ho sempre votato e ora sono anch’io nauseato dei nostri politicanti. Ciò non significa che non mi recherò alle prossime consultazioni elettorali, anzi sono ancora più motivato ad andare a votare, per contribuire ad azzerare l’attuale classe politica, senza esclusione alcuna, fatta da mostri viventi, i quali non pensano altro che a difendere i propri interessi e privilegi, quelli dei propri familiari e degli amici. Il loro motto è: per gli amici tutto, per gli altri la legge.
Ormai è arcinoto che una volta eletti, i parlamentari, vincono la lotteria: stipendi favolosi, benefit incredibili, macchine blu a disposizione, assicurazione per sé e per i propri familiari pagata dallo stato, pasto mensa € 1 e via dicendo.
Nessuno, dico nessuno, si preoccupa di come fa la gente a sbarcare il lunario con € 500- € 1000 al mese; i nostri onorevoli ( è un eufemismo) non fanno altro che promettere cose che mai, nella storia della Repubblica (eccettuata la fase costituente), hanno concretizzato. Sono stati molto bravi e ci sono riusciti, questo bisogna riconoscerlo, a creare una frattura fra le generazioni, contrapponendo i giovani con i meno giovani, come se la responsabilità di quello che sta succedendo fosse dei lavoratori più protetti.
I parlamentari sono riusciti a distruggere anche i sogni delle nuove generazioni; ai giovani non è permesso sognare il proprio futuro, tutto ciò in cui possono sperare è un lavoro molto precario: cococo, cocopro e sigle varie. Le nuove generazioni potranno solo raggiungere l’età pensionabile, mai la pensione: questo è un crimine insopportabile e intollerabile.
Per questo chiedo e imploro sommessamente a coloro che non si recano alle urne ad andare a votare per mandare a casa questi mostri imbiancati: non sono degni di rappresentarci né hanno le qualità morali e professionali. Bisogna che ci sia un cambio generazionale, radicale e repentino.
Chiedo ai nuovi movimenti che nel loro programma politico venga messo nero su bianco e che venga attuato che, i parlamentari:
1. possano essere eletti per massimo 2 mandati parlamentari;
2. non ricevano la pensione baby ( vitalizio ) e la liquidazione al termine del/dei mandato/i parlamentare/i;
3. vadano in pensione, come tutti i lavoratori, dopo aver maturato i requisiti previsti dalle leggi vigenti, secondo la categoria professionale di appartenenza e con effetto retroattivo;
4. abbiano uno stipendio secondo gli standard europei;
5. non abbiano tutti i benefit di cui, oggi, godono;
6. non abbiano la possibilità di usare le auto blu;
7. abbiano un ticket, come tutti gli altri lavoratori, per il/i pasto/i;
8. presentino una radiografia patrimoniale prima e dopo il/i mandato/i, con verifica delle proprietà acquisite nel periodo di lavoro parlamentare anche dei propri familiari;
9. non esercitino una seconda e/o terza attività professionale;
10. non possano cambiare casacca, passare da un raggruppamento ad un altro;
11. abbiano l’obbligo di dimettersi nel caso in cui non condividano più il programma per cui sono stati eletti in parlamento.

Inoltre sarebbe auspicabile inserire nel programma la riduzione drastica dei compensi ai consiglieri comunali, provinciali e regionali, ai presidenti delle provincie e delle regioni.
Non assolutamente da trascurare la lotta, senza tregua e senza confini, ai tanti troppi evasori fiscali, attraverso promulgazioni di leggi restrittive, prevedendo pene detentive e/o con pagamento del dovuto più gli interessi maturati dalla data della presunta evasione, nonché la confisca di beni mobili e immobili.
Tutti questi punti è possibile attuarli nei primi cento giorni dall’insediamento della nuova legislatura, pena dimissioni in massa dei parlamentari che accettino queste condizioni.
Basterebbero che questi pochi punti venissero accettati e rispettati dai movimenti/partiti per rendere la politica più pulita e credibile. Solo in questo modo la gente potrebbe avvicinarsi alla politica vera e verificare che, con atti e provvedimenti concreti, gli onorevoli siano al servizio dei cittadini e non che questi siano sudditi della classe politica. Che si dia un segnale forte e una risposta univoca e precisa agli elettori delusi, disgustati e, purtroppo, rassegnati.

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